Storia di Cartagine by Brian H.Warmington

Storia di Cartagine by Brian H.Warmington

autore:Brian H.Warmington
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
editore: Torchitorio
pubblicato: 2014-05-03T22:00:00+00:00


Capitolo settimo

La prima guerra contro Roma{343}

A questo punto occorre dire alcune cose intorno all’avvento al potere e alle istituzioni dello stato che era in procinto di scontrarsi con Cartagine, e che avrebbe poi finito per annientarla. L’instaurazione dell’egemonia romana in Italia, oltre a costituire la base fondamentale su cui sorse l’impero romano con tutte le conseguenze che ne derivarono per la storia d’Europa, fu un fenomeno notevole anche in sé. Fu quella l’unica volta che una città-stato riuscì a creare un vasto e stabile impero territoriale che venne utilizzato, anziché sfruttato, dal potere centrale. Vi erano bensì degli stati più estesi, come l’impero persiano o i regni dei successori di Alessandro, ma questi si erano formati in seguito alla rapida conquista, da parte di sovrani assoluti, di stati eterogenei e generalmente «apolitici» che non avevano equivalenti nel Mediterraneo occidentale.

In Italia i romani avevano sottomesso un grande numero di comunità simili più che altro a delle città-stato, anche se non evolute come quelle greche: e ciò era tanto più notevole dato che in Italia non si aveva molto la sensazione di appartenere a una civiltà comune. Vi erano liguri ed etruschi, che non erano di origine indo-europea, umbri e osci, montanari dell'Appennino che parlavano un dialetto italiano ma conducevano un’esistenza da predoni ben diversa da quella dei romani, popoli affini agli illiri che abitavano sulla costa adriatica, e infine una serie di colonie greche che orlavano la costa dal golfo di Napoli fino a Taranto. Ognuno di questi gruppi, e altri ancora, si divideva in una quantità di comunità più o meno autonome.

Roma stessa era stata in origine uno dei cinquanta villaggi fondati dai latini nel loro piccolo territorio a sud del Tevere, una dozzina dei quali esisteva ancora intorno al 500. Roma aveva cominciato a imporsi ai centri vicini sotto il dominio dei suoi re etruschi, verso la fine del sesto secolo, e, quantunque la sua supremazia avesse ricevuto un grave colpo all’epoca della cacciata degli etruschi, era tornata ad essere il più importante fra gli stati latini verso la metà del quinto secolo. Durante tutto questo secolo i latini si preoccuparono quasi esclusivamente di difendere le loro fertili terre dalle tribù di predoni che scendevano dai monti che circondano la pianura laziale. L’egemonia romana fu nuovamente annullata per un breve periodo nel 390, quando la città fu saccheggiata e incendiata durante un’invasione di galli e i suoi abitanti costretti a pagare il proprio riscatto. In quest’occasione si manifestò per la prima volta l’inflessibile fermezza dei romani di fronte alle peggiori avversità. Nel corso della generazione successiva la città riconquistò lentamente la propria posizione, sfruttando appieno i territori a nord del Tevere che aveva conquistati in una guerra contro la città etrusca di Veio. Nel 358 essa era abbastanza forte per costringere i latini ad accettare un nuovo trattato, con il quale il primato nella lega degli stati latini veniva chiaramente e permanentemente attribuito a Roma.

La data cruciale della storia dell’espansione romana in Italia fu il 338, anno che segnò la fine di una rivolta degli altri stati latini contro il dominio romano.



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